Di maturandi 

Ricordo la mia notte prima degli esami, era il 2005. 

Andai in piazza e si diceva uscisse Svevo, ci guardavamo con aria complice, riconoscendo timori e aspettative negli altri, erano anche le nostre. 

Non dormii per nulla. 

Poi invece uscì Dante, ripiegai sul saggio breve sul viaggio. 

Credevo che avrei viaggiato, che avrei girato il mondo. 

Il 2005 cazzo, sembra ieri. 

Eravamo schegge impazzite proiettate verso il futuro, orolungamenti in carne di sogni e ambizioni. 

Protesi verso quel futuro, che ora che scrivo, è già passato. 

L’università, la laurea, un lavoro edificante, il mondo era nostro. 

Quella notte la paura si mischiava all’eccitazione. 

Il giorno degli esami emozionalmente è stato meno forte rispetto all’attesa degli stessi. 

Ricordo anche come ero oscenamente vestita. 

Maglietta rossa, reggiseno con le bretelle trasparenti, jeans nero e ballerine. 

All’epoca era da fighi ve l’assicuro. 

Tutti ad ascoltare Venditti e bere una birra, io già al tempo ero una mezza sega e ne bevvi un quarto. 

Tutti lì, ognuno a suo modo, ognuno col suo percorso, ognuno coi suoi obiettivi, tutti accumunati da un salto. 

Una prova di coraggio. 

Perché l’esame in sé non fa paura, la paura è che è la fine di un ciclo. 

Si chiude il cerchio. 

Vai di diritto nel mondo degli adulti e addio a tutto ciò che conoscevi. 

Quello fa paura, cazzo se ne fa. 

Eravamo pronti? Non lo so, non so neanche se sono pronta adesso. 

Poi per alcuni le cose sono andate esattamente come volevano, per altri no. 

Ci siamo persi, anche se ci eravamo promessi di non farlo. 

Abbiamo imparato a muoverci nel mondo, inciampando, e continuando a farlo. Ragazzi non abbiate paura, gli esami passeranno in un lampo. Passeranno fin troppo in fretta. 

La notte prima degli esami la rivivrete ogni volta che la vita vi porrà davanti a una scelta.

Ogni volta che sarete impauriti o confusi o in ansia da prestazione. 

Ragazzi, voi non sapete quanto vi mancherà questa benedetta notte che ora vi sta togliendo il sonno. 

Gustateveli questi esami, ve lo dice una maturanda,  del 2005, ma infondo sembra ieri.

Annina Botta 

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