Come sempre.  

​E se un giorno,  come sempre,  rinchiusi in questa gabbia come uccelli inadatti al volo,  aggrappati alla rete,  succhiassimo vita come acqua da un dispenser scadente? 

E se un giorno,  come sempre,  troppo ottusi e ostili,  troppo orgogliosi e infantili,  continuassimo ad avercela per qualcosa di cui ormai ignoriamo addirittura l’origine? 

E se un giorno,  come sempre,  io aspettassi te e tu me,  fermi immobili su posizioni stanche e comode? 

E se un giorno,  come mai,  facessi un passo verso te,  che faresti? Mi vorresti forse incontro? 

Forse il mondo franerebbe,  la luna cadrebbe,  il sole si spegnerebbe.  

O forse,  più semplicemente,  il fango,  la palude,  lo schifo,  tutto guarirebbe. 

Annina Botta 

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