Macinando chilometri, dal sole battente al freddo polare, insieme e ti terrei per mano. Se durante il viaggio ti dovessi stancare io sarei lì a farti ristorare l’anima e il cuore riempiendoti gli occhi di meraviglie. Perchè fra i capelli tesserei i colori del deserto e sulle labbra scioglierei i ghiacci perenni. Faremo centomila passi, e mai sarò davanti a te o dietro, impareremo ad andare allo stesso ritmo, troveremo il nostro sentendone mille altri. Saremo come esploratori, saremo come avventurieri, dormendo sotto le stelle e scoprendo i tesori d’oriente. Ti guarderò pieno d’incanto che scopri i sapori di nuovi mondi, che arricci il naso ad odori insoliti, che saltelli fanciullo fra bancarelle di rioni sperduti. E lo faremo insieme, dovesse durare un anno o cento. E poi ancora e ancora se lo vorrai. Un viaggio infinito, dalle piramidi agli eskimesi.
Annina botta